20 aprile 2009
Ich bin ein Berliner
Il 26 giugno del 1963 il presidente americano John F. Kennedy, davanti al municipio di Schonenberg, pronuniciò la celebre frase: "Io sono un berlinese".
Ma quand'è che si diventa berlinesi?
Ci sono città in cui non si è accolti come figli se non ci si è nati, altre in cui i nuovi arrivati si sentono realmente cittadini dopo la terza o quarta generazione. Qui è berlinese chi arriva per restarci. E questo è tutto.
Ma anche chi arriva per restarci solo pochi giorni può sentirsi un po' berlinese. Berlino con le sue ampie strade, i suoi palazzi e la completa assenza di traffico sembra davvero pronta a poter accogliere chiunque le faccia visita, non importa per quanto tempo si resti.. tutti possono trovare il proprio piccolo spazio nella capitale tedesca.
Berlino è una città emozionante, è una città che mostra fiera quelle che sono state le sue cicatrici, che è riuscita a rialzarsi e rimettersi in piedi. Guarda con forza al futuro, senza dimenticare il passato e quelli che sono stati anche anni bui della sua storia. I segni della storia sono presenti ovunque nella città, sono solchi profondi ai quali sono sempre accostati alla modernità alla ricostruzione. Luogo simbolo potrebbe essere la chiesa di Kaiser-Wilhelm-Gedachtniskirche a Kunfunrsterdamm, o meglio due chiese una appiccicata all'altra, quello che resta della vecchia chiesa e la chiesa nuova ultra moderna che a guardarla tutto sembra tranne che un luogo sacro.
Musei ricchissimi, edifici imponenti, bei negozi e iniziative stimolanti compongono il vasto panorama berlinese, ma non esauriscono certo il senso di una visita a Berlino. L'elenco delle cose da vedere e da poter fare è davvero sterminato, un un possibile itinerario di viaggio da consigliare finirei con l'escludere sicuramente qualcosa di fondamentale. I quartieri da visitare sono tanti, e anche molto diversi tra loro, a ognuno quindi il compito di trovare quello più adatto ai propri gusti. Bisogna lanciarsi alla scoperta, il successo è assicurato.
Ed adesso, in esclusiva qui su dreaming on the road, un elenco di cose da fare assolutamente a Berlino:
- Andare a caccia di orsi. Dappertutto a Berlino si vedono orsi, è il bello è proprio andare a scovarli e farsi più foto possibili con loro, sono vere e proprie opere d'arte sparse per la città, ognuno con una sua particolare "pelliccia" artistica. L'orso è infatti il simbolo della città, l'orso è anche il premio del Festival del cinema di Berlino, la Berlinale, che lo offre - d'oro o d'argento - in premio al miglior film nonchè al più interessante copione sul tema dell'omosseFssualità.
- Guardarsi in giro e ritrovarsi sempre da qualche parte la torre della televisione di Alexander Platz, alta ben 368m, è il principale punto di riferimento visivo della città. Per il novello berlinese può diventare una sorta di stella polare che lo aiuta nell'orientarsi tra le strade. Ritrovandosi un po' confusi a guardare l'immensa cartina di Berlino, è infatti utilissimo capire se andare verso la torre o in senso contrario alla torre. Provare per credere.
- Farsi una passeggiata lungo il muro, visitando la east side gallery e lasciare un piccolo segno accanto al gran numero di murales. Nell'autunno del 1990 un gran numero di artisti di 24 paesi trasformarono in una galleria all'aperto il tratto di Muro sulla riva orientale della Sprea. La east side gallery testimoniava l'euforia che si diffuse in tutto il mondo alla caduta del Muro, anche se quei murales non protetti sono ormai scoloriti per la pioggia e il vento e qualcuno è stato rifatto in seguito. Le opere più famose sono certamente il Bruderkuss di Dimitri Vrubel, ovvero il "bacio fraterno" tra il leader sovietico Breznev e quello tedesco orientale Honecker.
E ovviamente visitare il Checkpoint Charlie, l'unico punto di passaggio per gli stranieri quando la città quando era ancora divisa in due: YOU ARE LEAVING THE AMERICAN SECTOR.
- Fare un picnic a Tiergarten, il parco più grande della zona centrale di Berlino per una superficie totale di 200 ettari. Si può trascorrere l'intera giornata al parco mangiando e bevendo, giocando, riposando e sognando all'ombra, sentendosi come a casa propria.
- Salire sulla cupola del Reichstag, il parlamento tedesco. L'ingresso è gratuito e aperto a tutti. Dalla cima si può ammirare il panorama della città a 360°, sperando di beccare una bella giornata di sole. L'unica pecca è che si potrebbe trovare un po' di fila prima dell'entrata, ma c'è anche da dire che è stata l'unica fila che io abia fatto a Berlino.
- Mangiare il currywurst e bere la Berliner, una birra chiara ad alta fermentazione, verde (con sciroppo di asperula) o rossa (con sciroppo di lampone), che si beve con la cannuccia e da grandi boccali.
E ovviamente non posso che chiudere questo post che con un piccolo dizionario di parole tedesche che ho imparato
ja e nein (e fin qui penso ci siamo tutti)
danke schone e bitte schone (da pronunciare allungando il più possibile la "o", più lunga è meglio è, aggiungere poi con cautela un certo tono un po' infantile. Viene fuori qualcosa come danke schoooooooooone, bitte schooooooooooone): grazie e prego.
warum?? (la doppia w si legge v): perchè.
was?? (vi tornerà molto utile, credetemi): cosa??
wasser: acqua, quando avrete sete risulterà di vitale importanza
au finden falle (non so come si scriva di preciso, ma in ogni caso sarà assolutamente inutile, quindi perchè preoccuparsi?): nel caso in cui (però ha un suono molto simpatico, no?)
e quindi per finire tchuuuuuuuusssss! (stesso discorso per danke schone): è il bye bye in versione crucca.
Visualizzazione ingrandita della mappa
English version:
On 26 June 1963 U.S. President John F. Kennedy, in front of City Hall to Schonenberg, pronounced the famous phrase: "I am a Berliner."
But when you become a Berliner?
There are cities where it was not accepted as children if they are not born there, others in which newcomers feel really people after the third or fourth generation. Here, Berliner is who comes to stay. And that's all.
But even those who come to stay only a few days can feel a little bit a Berliner. Berlin, with its broad streets, its palaces and the complete absence of traffic really seems ready to accept anyone, no matter how long he remains .. everyone can find his own little space in the German capital.
Berlin is an exciting city, is a city that shows the fair that have been his scars, which managed to get up and get back on their feet. Watch firmly to the future, without forgetting the past and those which were also dark years of its history. Signs of history are everywhere in the city are deep grooves that are always juxtaposed to modernity in the reconstruction. Place could be a symbol of the church Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche Kunfunrsterdamm to, or better two churches one stuck to another, what remains of the old church and the church the new ultra modern look that seems all but a sacred place.
Rossella Pisano
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento