16 aprile 2009

Copenaghen: terra di vichinghi, fiabe e...energia eolica!


Copenaghen, capitale della Danimarca, con quasi 6mila abitanti per chilometro quadrato è la città più popolosa dello stato. Ma quando l’ho visitata nel 2006, poco prima della mia partenza, era stata definita anche come una delle città più vivibili del mondo, uno dei luoghi in cui le persone sono più serene. E già dopo 24 ore che gironzolavo ho pensato che quella statistica stavolta fosse proprio azzeccata. Sarà per l’aria fresca che anche sotto il sole d’agosto, che a Roma ti toglierebbe perfino la forza di camminare, lì invece non ti fa mai sudare; sarà per il traffico praticamente inesistente e per le centinaia di biciclette ordinatamente accatastate al posto dei parcheggi selvaggi; sarà per il tenore di vita più alto; sarà perché c’è il re e la regina, sarà perché non ho mai visto tante donne incinte o con bimbi al seguito tutte insieme, che come se non bastasse se ne andavano pedalando per la città con i loro pargoli nel cestino della bici; sarà perché a scuola non ti raccontano mai la sua storia e allora quando la vedi sembra che ti si apra una nuova finestra sul mondo; sarà perché è terra di vichinghi e di leggende, ma anche di Andersen e delle sue indimenticabili e indimenticate fiabe.

Dopo essere sbarcata a Kastrup (CPH), aeroporto internazionale di Copenaghen e principale aeroscalo danese, in fretta ho abbandonato la valigia in albergo per iniziare subito il mio tour alla scoperta di questa che potrebbe sembrare una città fredda, come il suo clima, distante da noi, non solo geograficamente, ma che invece si è rivelata essere di estrema cordialità e civiltà.
Girare per Copenaghen è molto facile; dalla stazione centrale parte infatti l’efficiente rete degli S-tog, fatta di treni pendolari, autobus e metropolitana. Ma come già accennato ci sono anche le bici che qui sembrano essere proprio il mezzo preferito da abitanti e turisti. Anche le strade sono fatte a misura di bicicletta: corsie preferenziali dove i ciclisti ti suonano e si arrabbiano se intralci il loro passaggio, semafori, parcheggi e punti dove è possibile affittarle.

Il mio giro è iniziato dalla zona del centro storico di Copenaghen, in particolare da Rådhuspladsen, la grandissima piazza rettangolare che ospita il Rådhus, ossia il municipio, realizzato da Martin Nyrop tra il 1892 e il 1903. All’interno del palazzo municipale il curioso orologio astronomico universale di Jen Olsen oltre all’ora e alla data mostra anche la posizione delle costellazioni. Proprio dalla Rådhuspladsen parte inoltre Frederiksberggade, una delle principali e più frequentate strade della città che tra negozi di abbigliamento e souvenir conduce in un’altra zona storica quella della Piazza Vecchia e della Piazza Nuova. Sono tantissimi però i luoghi, le vie, i monumenti che andrebbero visitati a Copenaghen e descriverli tutti sarebbe complicato perciò mi limiterò ad elencarvi i più importanti e descrivervi quelli che mi sono rimasti più… negli occhi.
Il primo è sicuramente il castello di Kronborg a Helsingor (a 45 km dalla capitale), che molti chiamano anche il castello di Amleto perché proprio qui Shakespeare ambientò la sua tragedia. Affacciato sul gelido mare del nord per secoli questo castello è stato la chiave strategica del controllo danese sulla navigazione in quel tratto di acque. Della fortezza è possibile visitare il cortile, in cui ancora oggi si tengono rappresentazioni shakespeariane, la cappella, le sale dei banchetti e dei cavalieri e soprattutto le prigioni sotterranee. Dico soprattutto perché qui il percorso obbligato ad un tratto, quasi inaspettatamente ti offre una vista che ti riempie gli occhi in un misto di meraviglia e soggezione. Fra umidità e un’atmosfera un po’ inquietante infatti ti porta davanti all’imponente statua di Holger Danske, il guerriero dormiente che secondo la leggenda si sveglierà quando e solo se la Danimarca sarà in pericolo.
Altro luogo da non perdere è il palazzo di Amelienborg, in realtà un quadrilatero costituito da quattro palazzine uguali, oggi residenza dei reali danesi, con al centro il monumento equestre di Federico V.
Ma non si può dire di essere stati a Copenaghen se non si è visto il simbolo della città, la Sirenetta che, nonostante lasci un po’ d’amaro in bocca una volta lì davanti, riscuote sempre un gran successo. Alle sue spalle tanto e tanto mare e all’orizzonte gli enormi impianti eolici, che proprio in Danimarca hanno trovato la loro patria.

Di seguito altre tappe che non dovrebbero mancare in un viaggio in terra danese e di cui vi “racconterò” tramite foto:
il Castello di Rosenborg con i suoi fantastici giardini
il Castello di Frederiksborg a Hillerod, letteralmente immerso nell’acqua
il Frederiksholm kanal e le gite sui canali
il parco dei divertimenti di Tivoli
la Frederikskirke
Christiania: la città nella città
Link utili:
Copenhagen, capital of Denmark, with nearly 6000 inhabitants per square kilometer is the most populous city of the state. But when I visited in 2006, shortly before my departure, had been chosen as one of the most peaceful and liveable cities in the world. After 24 hours that I strolled about I thought that this time the research was right. Copenhagen could seem a coldly and unfriendly town, instead it is extremely friendly and civilizations. Go around Copenhagen is very easy; infact from the central station start the efficient network of S-tog, with trains, buses and underground. But favourite residents and visitors’ means of transport is bicycle. The principal place to visit here are: Rådhuspladsen, a big rectangular square where there is the town hall; the Kronborg castle, also known as the Amlet’s castle because here Shakespeare placed his tragedy. Another important place is Amelienborg, a quadrilateral square consist of four identical palace, that today is the King and Queen’s residence. But you can’t say to have been in Copenhagen if you haven’t seen its symbol, the mermaid. Following other steps that should not miss in a trip to Danish land:
Rosenborg Castle with its fantastic gardens
Frederiksborg Castle in Hillerod, literally immersed in water
the Frederiksholm kanal and canal trips
the amusement park Tivoli
the Frederikskirke
Christiania



1 commento:

  1. che bello!!!!!!in poche righe sei riuscita a farmi ricordare quei momenti fantastici passati insieme tra castelli vichinghi dormienti e acquazzoni d'agosto!!!!!!!bravissima bus!!!!

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